I Sidhe (pronuncia Shee, significato Sanskrito “energizzato”), chiamati anche il Popolo Fatato, L’Altro Popolo, i Gentili, i Buoni Vicini, il Piccolo Popolo. Sono spiriti di natura. Sono le energie e le aure di piante, rocce ed acque. Il Sidhe è anche l’oltretomba celtico, un mondo parallelo felice che può essere interpretato sia come mondo invisibile abitato dal Piccolo Popolo o più semplicemente come l’immagine evocativa del mondo spirituale. I sidhe possono essere considerati una specie a sè, la più antica tra quelle della terra, oppure come energie che permanano dagli oggetti naturali. Alcuni credono che i Sidhe siano le energie spirituali dei morti che si sono spostate dalla Terra Dell’Estate (una terra tranquilla di riposo e rivitalizzazione prima della rinascita) nell’Altro Mondo (la Terra della Non- Morte) senza avere alcun desiderio di rinascere.
Sidhe
Una delle ragioni per cui la strega contatta questi esseri è di ottenere aiuto per la magia che sta per essere eseguita. La prima regola per lavorare con i Gentili è che dovete fare un dono per ricevere un dono. Facendo un dono in offerta ai Gentili, vi ponete in relazione con l’Altro Popolo. Quello che solitamente essi accettano sono latte, fiori, vino, liquore, wiskey, birra, avena, grano o erbe. Lo scopo dell’offrire è quello di invitare l’ Altro Popolo a trovarci o a dimorare nelle vicinanze, laddove la loro influenza potrà unirsi alla vostra in luoghi vicini a voi familiari. Vengono fatte delle offerte anche come mezzo di partecipazione alle
celebrazioni delle Fate. Potete usare le offerte per chiedere loro aiuto per un incantesimo o altre magie, oppure per avere da loro benedizioni ma, più di tutto, le offerte sono espressioni di amicizia. Vi state collegando a loro e loro a voi. Nella pratica dell’Arte Verde, le offerte vengono usate anche per mostrare il vostro apprezzamento per il loro aiuto e la loro benefica presenza.
Una cosa importante da ricordare è che ai Sidhe non si dice mai “grazie” perchè lo considerano un insulto, un congedo. Non solo un “grazie” inopportuno farebbe terminare la relazione che avete con i Sidhe, ma taglierebbe anche il legame tra i Gentili ed il dono. Sarebbe piuttosto grezzamente superficiale dirlo. Invece di dire “grazie”, dovete essere creativi e sinceri. Dite quanto vi piace il dono, descrivete cosa vi piace in esso ed esprimete affetto per il donatore. Vi sono molte vecchie storie sugli Esseri Fatati che parlano di doni delle Fate che svaniscono quando vengono ringraziate o della grande fortuna che arriva a coloro che esprimono apprezzamento con altre parole. Non rifiutate mai un dono degli Esseri Fatati. Si tratta di piccoli oggetti che compaiono apparentemente dal nulla. Proverete nei loro confronti una sensazione che vi farà capire cosa sono. Talvolta si tratta di cose semplici come dei baccelli di semi che rendono perfetti i vasi sull’altare o un ciottolo lucente che brilla verso di voi. Talvolta gli Esseri Fatati vi faranno un dono semplicemente per rafforzare il collegamento tra voi e loro. Altra cosa importante riguardo al comportamento è il vecchio detto che dovete essere un buon amico per avere un buon amico. Nel caso del Popolo Fatato, non usate la
ginestra nei rituali per i Sidhe o nei lavori con l’Altro Mondo. Se volete fare molte magie fatate, non dovreste avere piante di ginestra nel cortile o intorno alla casa. Anche la paglia talvolta è abitata dal Popolo Fatato, perciò maneggiatela con attenzione. Potete anche chiamare un Essere Fatato nella paglia, quindi lasciare la paglia all’interno della porta di casa vostra per farle la guardia in vostra assenza o per vegliare contro le interruzioni mentre state eseguendo delle magie. Se dovete bruciare la paglia,dovete prima avvertirne gli abitanti e provvedere ad un luogo in cui possano trasferirsi.
Non usate il ferro negli strumenti e nei lavori dell’Arte che comprendono il Popolo Fatato.
Benchè vi sia una simpatica filastrocca che dice che i Gentili non amano essere chiamati “Fate” ma preferirebbero essere chiamati “i Buoni Vicini” per essere tali, io penso dipenda dal modo in cui vengono usati questi termini storici e familiari. Se vengono usate in maniera diminutiva, non importa quali parole siano e lo stesso vale per le parole usate in tono rispettoso.
Fonti- Stregoneria Verde II Ann Moura