E’ passato un anno? Il tempo è volato e io non me ne sono accorta! Sono stata completamente assorta in mille cose, il tempo scorre velocemente e inesorabilmente! Poi all’improvviso ti fermi un attimo e disorientata ti guardi attorno e ti accorgi di come sia tutto diverso! Il cambiamento è stato così repentino che non ho avuto neanche il tempo di capirci niente! Non so se rendo l’idea ma in pratica sto iniziando ad assestarmi adesso!Adesso che sto mano a mano riacquistando un pochino di quiete mi sono ripromessa di tornare ad essere più attiva sul blog. Più che altro perché questo piccolo spazio virtuale significa tanto per me… è un po’ come se fosse il mio libro specchio, la mia memoria. Ho intenzione di dargli una sistemata e magari partecipare a qualche attività carina, qualche challenge a tema stregoso… insomma mi faccio un giro nel web e nei vari siti che seguo e vedo se trovo qualcosa d’interessante e sfizioso. Se voi avete qualcosa da suggerire che ben venga! Ritornando a noi… qualche sera fa, in preda ad un attimo di nostalgia, ho riletto qualche mio vecchio articolo, saltavo da correlato a correlato finché non mi sono soffermata ad osservare le foto del vecchio altare… sembra che siano passati secoli ci credete? I dettagli non li ricordavo neanche più! Sarà che ormai sono così abituata a quello nuovo che il vecchio mi sembra così diverso, quasi caotico. Adesso è più essenziale, in armonia con il resto della casa. Ho deciso di posizionarlo nel salotto accanto al divano su un comodino che ho restaurato anni fa. Vi lascio qualche scatto, ancora non è esattamente come lo vorrei ma inizia ad avvicinarsi alla mia idea.
La statuetta che raffigura la dea è opera mia, si vede 😛 ? Non so perché ma il colore non mi convince tanto… forse la vedrei più sul grigio chiaro o magari bianco non saprei… questo rosa pallido non mi entusiasma!
Il calderoncino invece è un brucia incenso antico appartenuto a mia nonna. Quando ho traslocato mi servivano parecchie cose e dato che sono un amante del vintage sono andata al garage dei nonni a fare razzie e tra set di tazzine, servizi di piatti e mobili da restaurare ho trovato questo piccolo tesoro… All’interno ha anche il gancio (è più che altro un cerchietto di metallo sospeso) per poggiare il carboncino. Mio padre mi raccontava che è questo che lei usava per bruciare le “maledizioni” o “fatture” si, perché a quanto pare a quei tempi quando non sopportavi qualcuno taaac scattava la fattura… quindi era non dico consuetudine, ma quasi, che delle povere malcapitate trovassero, nascosti in casa propria, sacchettini per le maledizioni o bamboline trafitte da spilli. Così le signore del quartiere si rivolgevano a mia nonna che le aiutava a liberarsi dai malefici. Ricordo che mi raccontava che a volte queste avevano l’aspetto di una strana matassa, un groviglio di capelli, peli e altra roba e che solitamente venivano nascoste dentro l’imbottitura dei cuscini o dei materassi delle povere vittime. Comunque, sto divagando… tornando al calderoncino, ovviamente, è inutile che vi dica, che gli ho dato una bella purificata prima di metterlo sul mio spazio sacro!
Nel cassetto sottostante l’altare ho sistemato buona parte delle mie erbe…
mentre sotto ho messo (altre erbe) pietre, candele e alcuni oggetti che desidero avere a portata di mano…